Camorra, maxi blitz contro gli Scissionisti: 53 arresti nel clan Amato-Pagano
Un duro colpo al clan Amato-Pagano quello inferto, alle prime luci di oggi, martedì 17 dicembre, da un maxi blitz della Direzione investigativa antimafia (Dia) di Napoli: sono 53 le persone destinatarie di misure di custodia cautelare (43 in carcere e 10 ai domiciliari). I 53 indagati, ritenuti dagli inquirenti appartenenti al cosiddetto clan degli Scissionisti – vista la divisione dal clan Di Lauro, con il quale ha dato poi vita alla sanguinosa faida di Scampia – sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, detenzione di armi e altri reati.
Il blitz di questa mattina trae origine dalle indagini del Centro Operativo della Dia di Napoli, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia partenopea. Il clan Amato-Pagano è attivo nei quartieri napoletani di Secondigliano e Scampia e nei comuni limitrofi di Mugnano e Melito. Le indagini hanno permesso di ricostruire l'organigramma del clan: ai vertici c'era, secondo gli inquirenti, la nipote dei capoclan Raffaele Amato e Cesare Pagano, entrambi detenuti al 41bis: la 34enne aveva preso le redini del gruppo criminale e lo gestiva insieme ad altri parenti dei fondatori.
Dal lavoro investigativo è inoltre emerso che diversi affiliati utilizzavano i social, in particolare Tiktok e Instagram, per mostrare beni di lusso e in questo modo ostentare ricchezza: si trattava di una sorta di pubblicità, finalizzata anche ad attirare giovani, ovvero i normali fruitori di quei canali. E i giovani, anche minorenni, erano entrati a pieno titolo nelle dinamiche del clan: gli affiliati li portavano con sé quando andavano a fare le estorsioni, coinvolgendoli direttamente.